Negli ultimi anni si sta sempre di più diffondendo la tendenza a voler realizzare un’edilizia green, che abbia quindi il minor impatto ambientale possibile. Questo significa dover trovare delle fonti di energia rinnovabili, in modo da poter anche risparmiare sui costi. Il termocamino è a questo proposito un’ottima soluzione per integrare il tradizionale sistema di riscaldamento che consente di:
- Sostituire in tutto o in parte la caldaia e lo scaldabagno
- Spendere meno per la bolletta dell’energia
Un termocamino può essere ad aria o ad acqua, permettendo nel primo caso di riscaldare le stanze della casa, mentre nel secondo di produrre anche acqua calda.Grazie alla sua particolare struttura che produce energia a basso costo, un caminetto di questo tipo è un sistema di riscaldamento estremamente ecologico ed efficienteVediamo nel dettaglio come è fatto un termocamino e in che modo permette di integrare il riscaldamento tradizionale.
CARATTERISTICHE DEL TERMOCAMINO
La grande innovazione del termocamino è che lo si può installare all’interno di un vecchio caminetto, rinnovandolo e potenziandolo dal punto di vista energetico. In questo modo si potrà continuare a godere della bellezza del fuoco scoppiettante ma con qualche vantaggio in più. Dal punto di vista della struttura abbiamo:
- Una camera di combustione, che in alcuni modelli ha pareti ondulate in modo da aumentare la superficie esposta al fuoco e avere quindi una resa termica ancora maggiore
- Vetro termico, che chiude il focolare facendo in modo che il calore non venga propagato direttamente all’esterno
- Sistema di canalizzazione, cioè dei tubi di raccordo per collegare il camino alla caldaia. Nel caso non si vogliano lasciare i tubi a vista, si possono tranquillamente coprire con del cartongesso
- Umidificatore, che migliora la qualità dell’aria così che non diventi troppo secca. I modelli di ultima generazione sono dotati addirittura di un diffusore di essenze per profumare e purificare l’aria
- Centralina elettrica, che serve a regolare la combustione in modo da avere la temperatura desiderata ed evitare sprechi
A questi vanno poi ad aggiungersi la tradizionale cappa e la canna fumaria, che servono a espellere i prodotti della combustione all’esterno.
INSTALLAZIONE E FUNZIONAMENTO
Una volta posizionata la camera chiusa all’interno del camino preesistente, bisogna poi allacciarla alla canna fumaria e alla caldaia. Sarà inoltre necessario collegare il camino alla rete elettrica, così da poterne controllare manualmente il funzionamento. Nel caso di un termocamino ad aria, il calore prodotto dalla combustione non viene disperso subito nell’ambiente, ma è convogliato attraverso i tubi nel resto della casa. In linea di massima un camino di questo tipo può riscaldare fino a 190mq, ma ovviamente dipende dal modello e dalla potenza. Un termocamino ad acqua ha invece lo stesso tipo di funzionamento, ma in più è dotato di un serbatoio per mantenere costante la temperatura dell’acqua. Anche in questo caso le prestazioni sono piuttosto elevate, poiché è in grado di produrre fino a 1000 litri d’acqua all’ora a una temperatura di circa 70°. Per quanto riguarda infine il tipo di combustibile, i camini di questo tipo possono andare a legna o pellet. Entrambi consentono un risparmio non indifferente sulla bolletta dell’energia, rispettivamente del 60% e del 40%.