Con il termine rendering fotorealistico si intende una rappresentazione grafica tridimensionale di un edificio il più possibile vicina alla realtà. Il nome completo di questa tecnologia è CGI Rendering (Computer Generated Imagery), proprio perché è realizzata mediante degli speciali software informatici. Un rendering fotorealistico sfrutta al massimo le possibilità di questi programmi, consentendo di realizzare delle immagini in 3D davvero realistiche (cosa che con i vecchi disegni tecnici in 2D non era possibile fare). Se stai pensando di ristrutturare la tua casa in vendita, una rappresentazione di questo tipo potrebbe aiutarti a mostrare ai tuoi potenziali acquirenti come sarà il risultato una volta terminati i lavori. Vediamo come si realizzano dei rendering fotorealistici di qualità e in che modo questi possono essere una valida alternativa alla fotografia.
FASI DEL RENDERING FOTOREALISTICO
I programmi per realizzare questa tipologia di immagini grafiche sono davvero complessi, e lavorano su più fattori, aggiungendo a mano a mano dettagli che daranno precisione al disegno.
1- MODELLAZIONE
In questa prima fase si comincia a studiare il render partendo da uno schizzo o una piantina in 2D. L’ambiente viene costruito aggiungendo dei poligoni che possono essere manipolati, e che andranno a rappresentare le pareti, il soffitto, i pavimenti… Da una gallery è inoltre possibile inserire degli oggetti (mobili o decorazioni) per rendere il progetto più veritiero. Il tutto viene regolato da algoritmi matematici che devono rispettare le misure reali in scala dell’edificio, così da poter già visualizzare le distanze e le profondità di un ambiente.
2- MATERIALI E TEXTURE
Nella realtà ogni materiale riflette la luce in maniera differente, perciò in un rendering fotorealistico di qualità bisognerà tenere conto anche di questo dettaglio. Il software permette quindi di impostare, oltre al tipo di materiale (legno, vetro, stoffa…), anche il grado di ruvidezza e riflessione della luce di un oggetto.
3- ILLUMINAZIONE
Un render è ancora più veritiero se si riescono a riprodurre gli effetti di luce e ombra all’interno di un ambiente. La cosa interessante è che è possibile cambiare le impostazioni dell’immagine, consentendo di vedere come sarà una stanza illuminata dalla luce naturale piuttosto che da delle lampade. Inoltre, si può anche simulare l’illuminazione con particolari condizioni metereologiche (pioggia, nebbia…) e in diverse stagioni. Per quanto riguarda le luci artificiali, il rendering fotorealistico permette di riprodurre perfino gli effetti luminosi di alcuni oggetti come un televisore acceso o uno specchio che riflette.
RENDERING VS FOTOGRAFIA
Ci si potrebbe domandare perché perdere tempo con un rendering fotorealistico quando si potrebbe tranquillamente ottenere lo stesso risultato con una fotografia di un’immobile o di una stanza. Il punto è che spesso un edificio è ancora in costruzione, quindi non è possibile mostrare a un potenziale acquirente come effettivamente sarà. Nel caso invece della ristrutturazione di un edificio già esistente, il rendering torna molto utile quando non è possibile fare delle foto, perché ad esempio l’immobile si trova in una strada troppo trafficata o difficilmente raggiungibile. Risulta quindi un’ottima alternativa alla fotografia, che può dare risultati davvero sorprendenti.