L’intonaco è l’ultimo strato con cui vengono rivestite le pareti di una casa. Può essere utilizzato sia all’esterno che all’interno, ma in ogni caso ha una funzione protettiva e di livellamento del muro. Se stai pensando di ristrutturare la tua casa in vendita, e intendi effettuare dei lavori in muratura, ti potrebbe essere utile una guida su quale intonaco scegliere. Se infatti il materiale di base è lo stesso, a seconda della funzione l’intonaco può essere di varie tipologie e avere diverse caratteristiche. Vediamo insieme come è fatto l’intonaco e un po’ di suggerimenti su come sceglierlo.
INTONACO: CARATTERISTICHE GENERALI
L’intonaco è formato essenzialmente da malta, composta a sua volta miscelando acqua, un legante minerale e un materiale inerte. A questi poi possono essere aggiunte varie sostanze additive (amido, cellulosa…) in base a quale sarà la funzione dell’intonaco (fonoassorbente, ignifuga, deumidificante…) L’intonaco di base è costituito da tre strati:
- Rinzaffo (o abbozzo): è lo strato più interno, che va a contatto con la muratura. Ha una funzione di supporto, livellamento delle superfici e regola l’assorbenza idrica, preparando anche l’aderenza dello strato successivo.
- Arriccio (o intonaco rustico): si tratta dello strato intermedio e serve per garantire la resistenza meccanica dell’intonaco e la sua tenuta all’umidità. Per questo motivo è fatto con una minore quantità di acqua rispetto allo strato precedente, poiché deve essere più compatto.
- Strato esterno (o intonachino): l’ultimo strato serve, oltre che a proteggere l’intonaco, a realizzare una superficie liscia ed esteticamente bella da vedere. Anche in questo caso nell’impasto viene impiegata meno acqua e aumentata la quantità di calce
A seconda poi del legante utilizzato nella malta, abbiamo un’ulteriore distinzione tra:
- Intonaci di gesso: grazie alla struttura micro-porosa sono adatti agli interni e perfetti per correggere l’acustica.
- Intonaci cementizi: questo tipo di intonaco è usato come strato di fondo su mattoni e calcestruzzo.
- Intonaci a base di calce: questa tipologia, grazie all’azione assorbente della calce, serve infine a catturare umidità e sostanze nocive contenute nell’aria
INTONACO: QUALE SCEGLIERE IN BASE ALLE ESIGENZE
Nello scegliere quale tipo di intonaco utilizzare per la ristrutturazione della tua casa il consiglio è innanzitutto di controllare la qualità dei materiali. Questo serve ad evitare che lo strato si distacchi dal muro o abbia altri difetti. Un altro aspetto da considerare sono poi le condizioni di posa. La temperatura deve essere infatti compresa tra i 5° e i 35°, con un’umidità del 65%, altrimenti l’intonaco rischia di sfaldarsi. Ad ogni tipo di muro corrisponde poi un tipo di intonaco. Negli ambienti umidi sono infatti più indicati gli intonaci a base di cemento o calce, mentre in caso contrario sono perfetti quelli in gesso. Un ultimo fattore per scegliere il tipo di intonaco è il tipo di miscela. Di solito l’intonaco viene preparato sul momento, e adattato a seconda della situazione. Tuttavia, come alternativa in commercio esistono diverse miscele già pronte. Le più comuni sono:
- intonaco premiscelato, che non ha particolare caratteristiche ed è adatto a un uso tradizionale
- intonaco termoisolante
- intonaco deumidificante
Se non sai per quale optare non preoccuparti, l’impresa che svolgerà i lavori di ristrutturazione saprà certamente consigliarti quale miscela è più adatta alle tue esigenze.