La caldaia a condensazione è uno dei sistemi per il riscaldamento più diffusi al momento, che sfrutta il calore prodotto dalla combustione per produrre nuova energia, evitando così gli sprechi. Se stai pensando di sostituire la tua vecchia caldaia, orientandoti su un modello a condensazione, potresti non solo alleggerire i costi della bolletta, ma anche ottenere maggiore efficienza. Si tratta quindi di un’ottima soluzione per migliorare la classe energetica della tua casa in vendita. Inoltre, una caldaia di questo tipo emette meno sostanze inquinanti nell’atmosfera e quindi rispetta di più l’ambiente. Vediamo tutte le caratteristiche della caldaia a condensazione, come funziona e i vantaggi che può portare.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Esattamente come in una normale caldaia a gas, un modello a condensazione scalda l’acqua tramite il calore della combustione. La differenza però consiste nel fatto che, mentre la prima disperde nell’ambiente buona parte dei fumi, la seconda li recupera insieme al vapore acqueo e li trasforma in nuova energia. In pratica, quello che normalmente è un prodotto di scarto, in questo modo viene reimpiegato in modo utile e senza utilizzare dell’altro combustibile (ad esempio serve a produrre acqua calda in modo continuativo). Si calcola che, rispetto ad una caldaia tradizionale, si riesce ad ottenere un risparmio energetico in media del 35%. Questo può poi arrivare fino al 50% se la caldaia viene combinata con un sistema a pannelli solari , mentre si ferma al 20-25% con un normale sistema di riscaldamento a radiatori.
COME FUNZIONA E PERCHÉ CONVIENE
Nelle caldaie di tipo tradizionale, il calore ricavato dai fumi della combustione viene utilizzato solo in minima parte, poiché al di sotto di una certa temperatura questi condensano e potrebbero così danneggiare le condutture. In un modello a condensazione questo non avviene poiché l’apparecchio è realizzato con dei materiali che resistono all’acidità della condensa. Il funzionamento è molto semplice: la caldaia sfrutta proprio il fatto che l’acqua di ritorno (ovvero quella che rientra nella caldaia dopo essere passata nei radiatori) ha una temperatura più fredda rispetto a quella in entrata. Il vapore acqueo e i fumi condensati vengono quindi convogliati all’interno di uno scambiatore, che sottrae il calore latente e lo utilizza per scaldare nuovamente l’acqua. La temperatura dei fumi risulterà perciò inferiore rispetto a una caldaia tradizionale, e si manterrà costante, richiedendo meno combustibile e facendoti risparmiare. Di conseguenza, si generano minori emissioni di sostanze nocive come monossido di carbonio e ossidi di azoto, inquinando meno l’ambiente. Il costo di una caldaia a condensazione è un po’ più elevato rispetto a quello di un modello tradizionale; in media il prezzo si aggira sui 1000-1500 euro, anche se, a seconda del modello, se ne possono trovare di più economiche o più costose. Attualmente però esistono degli incentivi statali per sostituire la vecchia caldaia con una a condensazione in un’ottica di riqualificazione energetica di un edificio. Prima dell’acquisto ti conviene quindi valutare l’impianto della tua casa e chiedere ad un professionista se questo tipo di caldaia può fare al caso tuo.