BONUS RISTRUTTURAZIONE 50. CONSIDERAZIONI GENERALI

Il bonus ristrutturazione al 50% consiste in una detrazione fiscale che intende agevolare il miglioramento delle condizioni del patrimonio immobiliare privato italiano. In questo articolo faremo una panoramica descrivendo sommariamente l’argomento per poi addentrarci, nei futuri articoli, con singoli approfondimenti. Guardando agli aspetti più rilevanti possiamo dire che questo tipo di detrazione è utilizzabile, anche se in forma ridotta rispetto ai parametri attuali, già da diversi anni. L’articolo 16 del DPR del 1986 offre la possibilità di usufruire di una detrazione fiscale del 36% con un massimale di spesa pari a 48.000 € da spalmarsi in 10 anni.

NOVITÀ DEL BONUS RISTRUTTURAZIONE

Negli ultimi anni tale beneficio è stato migliorato portandolo al 50% con un massimale di spesa pari a 96.000 €. Ad oggi l’intenzione è quello di estendere i benefici fino al 2024 ed inoltre si avrà la possibilità di ottenere uno sconto in fattura dall’impresa che esegue i lavori, cedere il credito oppure, come previsto in precedenza, fruire delle detrazioni fiscali in fase di dichiarazione della denuncia dei redditi. Vedremo comunque cosa questo aspetto in un prossimo articolo. 

BONUS RISTRUTTURAZIONE, CHE TIPO DI INTERVENTO?

Il bonus ristrutturazione può essere impiegato in singoli edifici oppure sulle parti comuni di un condominio; in linea di massima possiamo dire che, per entrambe le situazioni, gli interventi sono i medesimi. Ecco un elenco sommario dei tipi di interventi detraibili:

  • Manutenzione straordinaria
  • Manutenzione ordinaria
  • Restauro e risanamento conservativo
  • Ristrutturazione edilizia

Tutti questi interventi si potranno eseguire sugli edifici residenziali di qualsiasi categoria catastale e l’Agenzia delle Entrate precisa che la manutenzione ordinaria interessa solo le parti condominiali.

CHI PUÒ USUFRUIRE DEL BONUS RISTRUTTURAZIONE?

Il bonus potrà essere sfruttato da tutte le persone fisiche assoggettate ad Irpef, residenti o no nel territorio italiano. Hanno diritto non solo i proprietari di abitazione ma anche i nudi proprietari, titolari di un diritto di godimento (uso, usufrutto, abitazione), locatari o comodatari, soci di cooperative divise e indivise, imprenditori individuali, società semplici e imprese familiari.  

L’AGEVOLAZIONE IVA

Con il bonus ristrutturazione è possibile avere dei vantaggi sul pagamento dell’iva. In linea di massima potremmo parlare di iva al 10% su tutte le tipologie di opere anche se per la manutenzione ordinaria e straordinaria vi sono dei distinguo. Senza addentrarci troppo nella questione possiamo dire che l’iva al 10% viene applicata in parte se l’appaltatore fornisce beni di “valore significativo”; in un successivo articolo descriveremo il al meglio il tutto. Gli altri casi in cui non viene applicata l’iva al 10% sono quando i beni non vengono forniti da colui che esegue i lavori, sui beni o materiali acquistati dal committente, sulle fatture dei tecnici. 

REGOLE DA RISPETTARE PER IL BONUS RISTRUTTURAZIONE

La detrazione del bonus è pari al 50% delle spese effettuate ed il massimale è pari a 96.000 €; nella migliore delle ipotesi potremmo avere un risparmio di 48.000 €. Tale importo potrà essere impiegato nella denuncia dei redditi per abbassare gli importi Irpef. In questo caso in vantaggi fiscali saranno scaglionati in 10 anni perciò avremo un vantaggio, considerando l’esempio precedente, di 4.800 € l’anno. È possibile, alternativamente, ottenere dalla ditta che esegue il lavoro un beneficio immediato, il cosiddetto sconto in fattura del 50%; sarà in questo caso la ditta ad usufruire dei benefici fiscali. Altra alternativa è quella di cedere i crediti fiscali monetizzando immediatamente il tutto. Vedremo in un apposito articolo la metodologia di cessione e sconto in fattura. È importante, per non avere brutte sorprese, rispettare:

  • i massimali di spesa
  • presentare una pratica edilizia corretta
  • comunicare all’ASL di competenza le proprie generalità, tipo di intervento, dati dell’impresa e data di inizio dell’intervento.

Per quanto riguarda gli interventi relativi al risparmio energetico è obbligatoria la trasmissione dei dati all’ENEA. È consigliabile, per ultimo, tenere da parte tutta la documentazione relativa agli interventi nel caso in cui vi fossero dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Questa era una rapida panoramica sul bonus ristrutturazioni al 50% ed è servita solamente per introdurre gli argomenti specifici che andremo ad affrontare successivamente.

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